Morceau de désert au milieu de la Méditérranée.
Scaraventata in mezzo al mare, di roccia, la Sicilia appare deserto, pezzo di Atlantide alla deriva, placca d’Africa. Montagna che si staglia, ed è arrivo a Palermo. Torri d’avvistamento, vegetazione rara, improvvisamente cactus e palme, oasi in questo deserto marino. Dov’è l’acqua ? A chi appartiene l’acqua ?
L’arrivée se fait par les terres frontières. Petits corps sans amortisseurs nous avançons vers l’intérieur.
Bianco, lo sterrato intervalla il nero dell’asfalto. Attraversare l’entroterra, da un paese all’altro per le strade provinciali che improvvisamente diventano sterrate. Verde, verde foglia chiaro, vivo, vigna all’improvviso su un campo sulla destra che sale di sbieco, tutto il colore brullo dei campi di grano, le linee di olivi e delle viti all’interno di questo deserto.
Oltre l’ultima collina di roccia il tempio greco.
Très visuel, colore e calore, un paysage vivant.
Merci Laure, ça fait toujours du bien ces notes de lecture! Bonnes écritures à toi aussi, je passerai voir ton pdf, déjà intéressant lors du zoom